Ho studiato al Collegio Brandolini Rota ad Oderzo e successivamente ho conseguito il diploma di enologo a Conegliano, nella più famosa e storica scuola di enologia d’Italia. Mio padre, allora, aveva una cantinetta con le vasche in cemento e vendeva il vino all’ingrosso. I vigneti erano di Carmenere, Pinot Bianco e Chardonnay.
Iniziai a produrre Pinot Bianco e Pinot Chardonnay con metodo Champenois e Chardonnay frizzante con metodo Charmat. Il vino frizzante era rarissimo, mi accorsi però che alla gente piaceva e lo richiedeva! Il prosecco all’epoca si trovava solo ed esclusivamente a Conegliano.
Mi piaceva sperimentare, adoravo lavorare con l’acciaio, mi piaceva la pulizia, l’igiene e il fatto che il vino potesse stare meglio in un ambiente dove avrebbe mantenuto i suoi profumi e il suo gusto naturale. Nel frattempo, io e i miei amici andavamo per colline a curiosare e a conoscere questo nuovo vino, il prosecco, che sarebbe diventato il più famoso aperitivo degli ultimi anni.
In quegli anni nacque il mio primo figlio: Davide, un vortice di energia pura.
Acquistai il mio primo camion per i trasporti e una piccola linea di imbottigliamento, giravo tutta l’Italia con le damigiane e le bottiglie. Era stancante ma Luigina ed io non ci siamo mai persi d’animo, caricavamo il camion e ripartivamo subito perchè non si poteva perdere tempo. A casa c’era una famiglia e il lavoro da mandare avanti.
Da una autoclave piccola divennero due e poi tre fino ad arrivare, con la nascita del mio secondo figlio Fabio, ad avere un edificio solo per le vasche, che già all’epoca erano refrigerate. Decidemmo poi di assumere un dipendente, comprammo un altro camion e negli anni 90 eravamo già arrivati a 800.000 bottiglie.